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Lugano-Ambrì Piotta è sempre una partita affascinante con mille emozioni per tutti.

A cominciare dalle coreografie, che rispettano sempre le attese, anche se a dire il vero il meglio arriva sempre dalla leventina e questo è un dato di fatto, visto che le coreografie della GBB hanno fatto il giro del mondo. Diciamo pure che c’è un derby che non vinceranno mai!

Poi c’è l’attesa che una delle zebre scagli quel maledetto disco sul ghiaccio per dare inizio alle speranze. In molti compreso io, diciamo che il derby è una partita come le altre e che in palio ci sono tre punti, ma la realtà è ben altra!

Il derby non è una partita come le altre! Lo puoi pensare fino a convincerti che sia così, ma come il disco tocca il ghiaccio cominciano sessanta minuti di sofferenza, di speranza, di bestemmie e di tutto quello che implica una partita che non vorresti mai perdere. Io credo che nessuno la viva come una semplice partita campionato.

Durante la partita ci sono mille fattori che ti complicano maledettamente la salute. A partire dalle decisioni delle zebre, che saranno comunque sempre a discapito della tua squadra e se alla fine il risultato sarà negativo saprai con chi sfogare la tua frustrazione.

Altro fattore che incide sulle coronarie sono quelli che dall’esterno reputi dischi facili ma che purtroppo non entrano in rete. Facile dar sfogo alla delusione con “cazzo lo segnava anche mio nonno”! Il fatto è che non tutti i nonni giocavano a hockey e soprattutto non saranno in pista stasera, col rispetto per tutti i nonni, compresi i miei che ormai le partite le guardano dal cielo.

E poi ci sono quelle sensazioni contrastanti che ti portano all’esplosione totale e ai momenti di pura follia, nei quali tutto è possibile. La tua squadra attacca, azione velocissima, tiro maldestro, cominci a darci di rosario ma recuperano il disco e la rete si gonfia! Fine del rosario e impazzisci di gioia, perdi tutta la voce in un attimo, posti su facebook la tua gioia, salti sfottendo la tifoseria avversaria. Gioia incontenibile ma……e se fossero gli avversari a fare tutto questo? Entrano nel terzo, tiro maldestro, sospiri e ti rilassi per lo scampato pericolo, recuperano il disco e segnano! Dalla fase di rilassamento passi alla fase del rosario e della delusione, con i tifosi avversari che gioiscono e che ti sfottono saltando.
A fine gara gli umori sono per forza contrastanti, l’hockey non prevede pareggio e allora esistono solo due possibilità:

1.La tua squadra ha vinto, sei al settimo cielo, sfotti tutti i tuoi amici su facebook e ti ubriachi di gioia fino alle 3 con i tuoi amici e con chiunque vesta i tuoi colori. Cerchi d’incrociare i giocatori, li osanni fino al patetico anche se magari in partita hanno fatto qualche errore che ti ha portato a insultarli e ridicolizzarli. Miti!

2.La tua squadra ha perso, sei incazzato nero, posti qualcosa su facebook, non hai bene idea di quello che stai pubblicando, incontri i tuoi amici e scrolli il capo. Vi fermate a parlare della partita con tono dimesso, ogni due parole una parolaccia, giudizio imperativo sui protagonisti della partita. Appena incontri un giocatore, magari proprio colui che secondo la nostra mente contorta è l’unico responsabile del tracollo, lo guardi negli occhi e gli dici: peccato, poteva finire diversamente, complimenti per la partita, hai giocato bene, peccato per un po’ di sfortuna! Facciamo un selfie? Mi fai l’autografo? Grande ci vediamo alla prossima partita!

Questo è il derby! Viva il derby e viva tutti i protagonisti, giocatori, tifosi, allenatori, addetti alla pista e tutti quanti rendono possibili queste partite che ci riempiono di emozioni.
Niente ti fa sentire come il derby e non c’è altra cosa al mondo che ci renda ridicoli e grandi allo stesso tempo. Ma chi se ne frega se agli occhi di una civiltà che non ama l’hockey sembriamo ridicoli, noi sappiamo cosa sono queste emozioni e le viviamo a modo nostro.

Ovviamente tutte queste emozioni per una partita, anzi per la partita, devono rimanere tali senza cercare di dare sfogo alla propria frustrazione per le strade. Emozioni o no questo è uno sport e tale deve rimanere, un gioco che ci fa ancora emozionare.

Forza Ambrì Piotta sempre e comunque.

Lorenzetti Federico
Presidente Fans Club BL15