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gbbRiportiamo integralmente il volantino distribuito dalla GBB in occasione del derby di sabato:

Diciamolo subito forte e chiaro: qui non si ammaina nessuna bandiera!

Lo scorso campionato, per buona parte della stagione, in Curva è stato esposto lo striscione “noi vogliamo gente che lotta”. Quest’anno invece, riconosciamo a quasi tutti i giocatori impegno e forza di volontà e pertanto, se la squadra continuerà ad esibire questa attitudine indipendentemente dai risultati conseguiti, continueremo a sostenerla su tutte le piste svizzere.

Tuttavia è innegabile che ci troviamo in una fase delicata, molto delicata nella gloriosa storia dell’Ambrì! La crisi che attanaglia i nostri amati colori nasce lontano. In questa fase sarebbe molto semplice individuare tutta una serie di errori commessi dall’attuale dirigenza (alla quale va riconosciuto comunque il merito di aver proseguito con coerenza il risanamento finanziario della società, giunta sull’orlo del fallimento a seguito delle precedenti scellerate gestioni), ma noi preferiamo assumere un atteggiamento responsabile, pragmatico, critico ma al contempo propositivo.

La Curva Sud, partendo dal pensiero esposto martedì e proseguendo con il volantino di stasera ha deciso di dire la sua perseguendo una strategia finalizzata a recuperare una maggiore coesione interna, elemento indispensabile per uscire da questa imbarazzante situazione.

Per evidenti ragioni di spazio non possiamo in questa sede presentare in modo compiuto il nostro pensiero. Ci limitiamo pertanto ad esprimere alcuni concetti che dovrebbero favorire e stimolare l’avvio di una riflessione a 360 gradi:

Ai membri del CDA: chiediamo unicamente di fare un bagno di umiltà. È giunto il momento di riconoscere serenamente gli errori compiuti (d’altronde chi non ne fa?) e di assumerne la responsabilità. Lo diciamo in modo laico: non ci è piaciuta l’attitudine con la quale si cerca di scaricare su altri le ragioni del fallimento sportivo (ricordate ad esempio gli attacchi a Jean Guy o al Ds?)! A noi piace pensare ad un gruppo dirigente che si presta, si espone, tutela l’ambiente e che poi interviene nelle sedi opportune, lontano dalle luci della ribalta, individuando i provvedimenti necessari, magari anche drastici, se la situazione lo impone.

A tutti coloro che rivestono un incarico istituzionale in seno al Club diciamo che è giunto il momento di remare in un’unica direzione, di recuperare una compattezza interna e di terminare le “guerre intestine”. Non è tollerabile, in una situazione come questa, sottolineare ciò che ci divide rispetto a ciò che ci unisce, cioè la passione viscerale per il nostro Ambrì!

Ai giocatori urliamo “ora tutta quanta la Curva, canterà per te…” e diciamo di dare tutto quanto hanno in corpo con lo scopo di ribaltare questa situazione.Non chiediamo altro!

Ai tifosi ed a tutto il popolo biancoblu diciamo di non abbandonare la nave in questo momento! Non è infatti tollerabile registrare un’affluenza di 2000 persone come è capitato martedì.
Ricordatevi prima che sia troppo tardi, che l’Ambrì ha bisogno dell’affetto e del sostegno della sua gente per continuare a vivere!!!

E ora scendiamo nel campo delle proposte. La nostra è molto semplice: è giunto il momento di riunire le forze, di manifestare uno scatto d’orgoglio, di recuperare l’aggregazione interna e di riunire tutta la famiglia biancoblu attorno ad un tavolo per delineare tutti insieme la strategia che permetterà all’Ambrì di vivere e di continuare a farlo!

L`Ambri-Piotta è un bene comune, realtà unica in un triste panorama di mercificazione globale dello sport, che appartiene a tutti/e noi e che proprio per questo da tutti/e noi va difeso e sostenuto soprattutto in momenti tanto drammatici.

AVANTI AMBRÌ, AVANTI!

Noi rispondiamo presente. Siamo pronti a fare la nostra parte con tutte le nostre forze.